Mentre tutti discutono di intelligenza artificiale, qualcuno ha fatto 2 conti con i robot
Un articolo di Esquire mi ha fatto riflettere su una cosa: entro il 2050 avremo compagnia. Parecchia compagnia… robotica.
Le stime
Le stime parlano di 4 miliardi di robot attivi entro il 2050 secondo Citi GPS, mentre Morgan Stanley prevede un mercato da 5 trilioni di dollari. (Devo essere trasparente: riporto questi dati dall’articolo di Esquire senza averli verificati direttamente dalle fonti originali).
I costi scenderanno. Più di quanto si pensi.
I costi stanno scendendo. Se le previsioni sono corrette, un robot umanoide potrebbe costare tra i 15.000 e 50.000 dollari entro il 2050. Per dare un contesto: oggi molte aziende spendono cifre simili per un’auto aziendale o software gestionali.
Le applicazioni pratiche riguardano logistica, pulizie, accoglienza clienti e assistenza. Non parliamo di sostituire il lavoro umano, ma di automatizzare compiti ripetitivi liberando risorse per attività a maggior valore. Per ora.
3 considerazioni
1. Accessibilità tecnologica
La convergenza tra AI generativa e robotica sta rendendo queste soluzioni più intuitive. E facili da implementare. Vabbè relativamente.
2. Efficienza operativa
I robot possono gestire compiti 24/7 senza pause caffè o ferie. In un Paese demograficamente maturo come l’Italia, possono diventare alleati preziosi nei processi produttivi.
3. Posizionamento competitivo
Chi adotta per primo queste tecnologie potrebbe ottenere vantaggi operativi significativi. La comunicazione di questo percorso innovativo può rafforzare l’immagine aziendale. O essere un disastro di PR.
Asimov si sentirebbe a casa
I robot diventeranno sempre più comuni, questo appare molto probabile basandosi sulle tendenze tecnologiche attuali. Le PMI possono prepararsi ma devono farlo con strategia, non con improvvisazione.
L’opportunità esiste per chi sa bilanciare innovazione tecnologica e competenze umane, creando un vantaggio competitivo sostenibile.
Il futuro dell’automazione sarà determinato dalla nostra capacità di integrare intelligentemente tecnologia e talento umano.
E comunque “la resistenza è futile”.